LONGEVITY: THE WAY OF BEING

DOVE: Padova     QUANDO: 21 Febbraio 2018

UNIVERSITY OF PADOVA / HARVARD T.H. CHAN SCHOOL OF PUBLIC HEALTH

LONGEVITY:

THE WAY OF BEING

Genetic involvement, Lifestyle, Nutritional and nutraceutical strategies to live long Coinvolgimento genetico, stile di vita, strategie nutrizionali e nutraceutiche per vivere a lungo

 

 

 

 

 

 

 

PROGRAMMA

ore 9.00 Benvenuto e saluti - Presentazione della giornata

Rosario Rizzuto - Rettore Università degli Studi di Padova

Antonio Paoli - Delegato per lo sport, il benessere ed il merchandising, Università degli Studi di Padova

1 SESSIONE

Chairman Telmo Pievani - Professore di Logica e Filosofia della scienza, Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Padova

Roberto Vettor -Professore di Medicina interna, Dipartimento di medicina, Università degli studi di Padova

ore 9.30 Lectio Magistralis - I bisogni esistenziali nell’anziano e la disciplina del Bendessere™

Vittorino Andreoli - Psichiatra e scrittore, già direttore del Dipartimento di Psichiatria di Verona-Soave, membro dell’Accademia delle Scienze di New York

ore 10.10 Lectio Magistralis Diet and Lifestyle in prevention of major cancers - Dieta e stile di vita nella prevenzione dei principali tipi di tumore

Meir Stampfer - Professor of Medicine, Harvard Medical School; Professor of Epidemiology and Nutrition, Harvard T.H. Chan School of Public Health - Professore di Medicina, Harvard Medical School Dipartimento di Epidemiologia e Nutrizione, Harvard T.H. Chan School of Public Health

ore 10.50 The role of lifestyle on Telomeres - Il ruolo dello stile di vita sui Telomeri

Immaculata De Vivo Professor of Medicine, Harvard Medical School; Professor of Epidemiology, Harvard T.H. Chan School of Public Health - Professore di Medicina, Scuola di Medicina di Harvard; Professore di Epidemiologia Scuola di Salute Pubblica Harvard T.H. Chan

ore 11.20 The Okinawa centenarians – lifestyle and environments of the inhabitants of the Blue Zone - I centenari di Okinawa – stile di vita e ambiente degli abitanti della Zona Blu

Craig Willcox - Professor of International Public Health and Welfare and Gerontology, University of Hawaii Professore di Salute Pubblica, Benessere e Gerontologia, Università delle Hawaii

 

2 SESSIONE

Chairman Antonio Paoli - Professore di Metodi e Didattiche delle Attività Motorie Dipartimento di Scienze Biomediche, Università degli Studi di Padova

ore 12.10 Mediterranean Diet – study, tradition and scientific evidences - Dieta mediterranea - studio, tradizione ed evidenze scientifiche

Antonia Trichopoulou - President of the Hellenic Health Foundation, Director of the World Health Organization Collaborating Centre of Nutrition, Professor Emeritus - Presidente della Fondazione Ellenica per la Salute, Direttore del Centro sulla Nutrizione OMS, Professore Emerito della Scuola di Medicina dell’Università di Atene

ore 12.40 Mitocondri e longevità

Rosario Rizzuto - Professore di Patologia generale, Dipartimento di Scienze Biomediche, Università degli Studi di Padova

 

3 SESSIONE

Chairman Antonella Viola - Professore di Patologia Generale, Dipartimento di scienze Biomediche, Università degli studi di Padova

ore 14.30 The Predimed Study – Healthy aging & Longevity - Lo studio Predimed – Invecchiamento in salute e Longevità

Miguel Martinez Gonzalez - Chair of the Department of Preventive Medicine and Public Health at University of Navarra; Adjunct Professor Harvard TH Chan School of Public Health - Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Salute Pubblica Scuola di Medicina dell’Università di Navarr;  Professore a Contratto Scuola di Salute Pubblica Harvard T.H. Chan

ore 15.00 Esercizio, invecchiamento e muscolo

Marco Narici - Professore di Fisiologia, Dipartimento di Scienze Biomediche, Università degli Studi di Padova

ore 15.30 Ruolo dell’autofagia nella salute

Marco Sandri - Professore di Patologia Generale, Dipartimento di Scienze Biomediche, Università degli Studi di Padova

ore 16.00 Alimentazione Funzionale e Nutraceutica per la longevità

Giovanni Scapagnini - Professore di Biochimica Clinica, Dipartimento di medicina e Università degli Studi del Molise

ore 16.30 Digiuno – tra religione e scienza

Antonio Paoli Professore di Metodi e Didattiche delle Attività Motorie Dipartimento di Scienze Biomediche, Università degli Studi di Padova

 

Vecchi, ma arzilli (con i geni giusti)

22 febbraio 2018

La longevità è uno snodo tematico cruciale in una società, quella odierna, in cui l'aspettativa di vita si allunga sempre di più e che deve adeguare le proprie strutture e la propria organizzazione a esigenze nuove.

In collaborazione con la Harvard T. H. Chan School of Public Health, e all'interno di Padova meets Harvard, l'università di Padova ha organizzato mercoledì 21 febbraio in aula magna, con il contributo di Solgar Italia Multinutrient, Longevity: the way of being, una conferenza scientifica e divulgativa sulle strategie per vivere a lungo.

Di longevità si è parlato non solo dal punto di vista quantitativo, ma anche dal punto di vista qualitativo. “Mi fa piacere che i relatori abbiano deciso di far aprire il convegno a un vecchio” ha detto scherzosamente lo psichiatra, alunno dell'ateneo patavino, Vittorino Andreoli, che proprio a Harvard ha trascorso un periodo di ricerca tra il 1970 e il 1971 con Seymour Kety, un neuroscienziato che ha dato contributi fondamentali allo sviluppo delle tecniche di risonanza magnetica funzionale e allo studio dei fattori che causano la schizofrenia. La lectio magistralis di Andreoli si è concentrata sul livello esistenziale della condizione dell'anziano, proponendo la disciplina del Bendessere. “La clinica è tutta concentrata a togliere il male, mentre il bendessere vuole essere una disciplina scientifica che promuova il bene, una disciplina che deve fondarsi sulla condizione del singolo”. La medicina preventiva è sempre concentrata sugli organi e sui sintomi delle patologie, ma la solitudine, che è uno dei principali problemi esistenziali dell'anziano, non è un sintomo di alcuna malattia. “È straordinario vedere aumentare l'aspettativa di vita, ma deve essere mantenuta anche la qualità della vita. Seneca diceva senectus ipsa est morbus, la vecchiaia è di per sé malattia, ma non è vero, è una condizione esistenziale con bisogni e desideri particolari, è una dimensione dell'essere umano”.

Nella seconda lectio magistralis Meir Stampfer, professore di medicina ad Harvard, ha parlato del ruolo della dieta e dello stile di vita nella prevenzione dei principali tipi di tumore.  “Il mantra della nutrizione di solito è ‘i grassi fanno male’. Semplificare le cose è bello, ma semplificarle troppo è un problema. Infatti non tutti i grassi e tipi di colesterolo hanno effetti negativi”. Gli acidi grassi trans sono sicuramente quelli più nocivi, i grassi insaturi invece (monoinsaturi e polinsaturi) possono essere benefici. Stampfer ha parlato anche di problematiche ambientali, nell'ottica di una longevità del pianeta, mostrando le quantità di gas a effetto serra emesse per grammo di proteine di carni animali diverse: è emerso che la carne di agnello è quella di gran lunga più impattante, seguita da carne di manzo e prodotti caseari; a metà classifica si collocano il salmone, il maiale e le uova; mentre la produzione di tofu si rivela più impattante della carne di pollo.

La sessione, moderata da Telmo Pievani prima e da Antonio Paoli poi, è proseguita con Immaculata De Vivo, professoressa di medicina e di epidemiologia ad Harvard, che ha parlato di telomeri, ovvero quelle porzioni di Dna che si trovano alle estremità dei cromosomi. La telomerasi è un enzima, in parte proteina in parte Rna, che mantiene la lunghezza dei telomeri, ma nel corso della vita di un individuo, i telomeri tendono ad accorciarsi, a consumarsi, e diversi studi ipotizzano che la lunghezza dei telomeri costituisca un importante fattore predittivo per la longevità: più lunghi sono i telomeri più si allunga l'aspettativa di vita. Tuttavia la professoressa De Vivo ha mostrato che le cose potrebbero essere ben più complicate di così, in quanto esistono studi che associano telomeri lunghi a rischio di cancro.

Ma se ci chiedessimo se esistono geni associati alla longevità, dovremmo risponderci di sì: FOXO3 è il più studiato. Tutti quanti ce lo abbiamo, ma alcuni di noi ne hanno una variante (allele G) più favorevole a una lunga aspettativa di vita. Craig Willcox, professore di salute pubblica, benessere e gerontologia all'università delle Hawaii, per gran parte della sua carriera ha studiato gli abitanti dell'isola di Okinawa, che rispetto ai vicini nipponici presentano un'incidenza più bassa di tutte le più gravi malattie. Ma soprattutto quest'isola è nota per ospitare un numero sorprendentemente alto di ultracentenari in ottima salute. A questa eccezionale “zona blu” della longevità appartengono anche la Sardegna, Loma Linda in California, la penisola di Nicoya in Costa Rica e l'isola di Icaria in Grecia. Secondo Willcox i canali cellulari che regolano lo scambio di sostanze nutritive (nutrient-sensitive pathways) giocano un ruolo fondamentale nella durata della vita e il funzionamento di questi canali è regolato da specifici geni. FOXO3 sarebbe un vero e proprio snodo chiave (hub) per questo sistema di regolazione e la sua variante “G” sarebbe quella più favorevole.

Ma il nostro destino non è scritto tutto nei geni. Chi non possiede questa fortunata variante genica infatti può puntare su un corretto stile di vita e la dieta mediterranea è al contempo un insieme di abitudini alimentari e una vera e propria variante culturale che offre moltissimi benefici, come spiegato da Antonia Trichopoulou, presidente della fondazione ellenica per la salute, direttore del centro sulla nutrizione Oms, professoressa emerito della scuola di medicina di Atene. Alla base di tutto vi è un largo utilizzo dell'olio d'oliva, seguito da un elevato consumo di legumi, cereali, frutta, verdura verde (ma non tuberi), un moderato consumo di latte e suoi derivati, moderato consumo di pesce e poca carne. Questo complesso di fattori ridurrebbe dell'11% il rischio di morte per malattie cardiovascolari.

Rosario Rizzuto per l'occasione ha vestito i doppi panni di rettore, nei saluti istituzionali, e quelli dello scienziato quando ha parlato di come le sue ricerche sui mitocondri aiutano a comprendere le cause di numerose patologie.

Nella seconda sessione moderata da Antonella Viola, Miguel Martinez Gonzalez, professore a contratto alla Chan School di Harvard, ha parlato delle cause dell'obesità, una vera e propria pandemia nel mondo odierno. Marco Narici, professore di fisiologia del dipartimento di Scienze biomediche di Padova, ha parlato dell'importanza dell'attività fisica, la carenza della quale risulterebbe la quarta più importante causa di morte al mondo. Marco Sandri, professore di patologia generale a Padova, ha parlato del ruolo dell'autofagia nella salute, Giovanni Scapagnini, professore di biochimica clinica all'università del Molise, ha affrontato l'alimentazione funzionale e nutraceutica per la longevità. Ha chiuso la giornata Antonio Paoli, in veste di professore di metodi e didattiche delle attività motorie del dipartimento di Scienze biomediche di Padova parlando di digiuno, tra scienza e religione.

Francesco Suman

 

 

Articolo tratto da  http://www.unipd.it/ilbo/vecchi-arzilli-geni-giusti